I Broch sono costruzioni megalitiche, risalenti all’età del ferro, diffuse nella Scozia settentrionale e nelle Isole Orcadi. Il loro nome deriva dal termine scozzese Burgh che significa “edificio amministrativo”. Circondati generalmente da un doppio recinto, i Broch sono delle possenti torri circolari simili ai nuraghi della Sardegna che raggiungono un’altezza media di cinque metri. La loro funzione non è del tutto chiara ma si ipotizza che fossero delle fortificazioni utilizzate durante gli scontri tribali. Alcuni autori teorizzano che i Broch siano stati costruiti da popolazioni giunte nel settentrione scozzese dall’Inghilterra, benché in passato si preferiva associare i Broch al popolo dei Pitti (confederazione di tribù di incerta origine, forse pre-celtica, stanziate fino al X secolo in quella che più tardi diventerà la Scozia orientale e settentrionale).
Un Broch è una torre realizzata in pietra a secco (senza malta o cemento che tiene insieme le pietre) risalente all’età del ferro; enormi torri senza finestre, ingegnosamente progettate, che rappresentano l’apice delle strutture murarie in pietra a secco e rimangono uno dei risultati migliori di quell’epoca in Europa. I due muri in pietra esterni formano due pareti con uno spazio tra esse per consentire la realizzazione di una scala (la quale aiuta anche a legare le due pareti insieme). Strutture di questo tipo si trovano solo in Scozia (a nord e ad ovest, per la maggior parte nelle isole Orcadi, Shetland e le isole occidentali) e rappresentano degli esempi di architettura in pietra a secco tra i più raffinati mai creati (si stima che al tempo in tutta la Scozia esistessero almeno 700 brochs); la maggior parte sono oggi in cattivo stato di conservazione e gli esempi più completi possono assomigliare alle torri di raffreddamento delle centrali moderne. Tra i brochs più affascinanti ci sono quelli che si trovano in prossimità delle coste del lontano nord ovest della Scozia e delle isole occidentali e Orcadi e le isole Shetland.
Un tempo si pensava che i brochs fossero stati costruiti come difesa dai predoni vichinghi, ciò fino alla fine del 19 secolo quando è stato stabilito che risalivano a molto prima di quel periodo e cioè da circa il 600aC fino al V secolo dC. Inizialmente gli archeologi pensavano che tali strutture avanzate fossero state erette dagli invasori provenienti dal sud, ma siccome non vi è alcuna prova di brochs in qualsiasi altro luogo in Europa essi dovettero poi essere accettati come un’invenzione indigena (in effetti scavi più recenti effettuati nelle Orkney dimostrano che le comunità locali iniziarono la costruzione di caseggiati composti da massicci muri di pietra a pianta circolare intorno al 600aC impiegando supporti di legno per il tetto). Nei primi secoli dopo Cristo, il classico stile di vita in molti dei brochs sembra essere giunto al termine, comunque i dati recenti suggeriscono che i siti continuarono ad essere occupati durante l’Età del ferro scozzese (300 dC – 900) da piccole case più umili che furono costruite all’interno dei gusci dei grandi brochs ormai in disuso. La re-occupazione sembra continuare fino alla vigilia delle incursioni vichinghe alla fine del 8° secolo, dopo tale periodi i siti divennero comunemente abbandonati. Non era tuttavia raro nel tardo Medioevo che i gusci Broch a diventassero ancora una volta la residenza dei capi locali. I Brochs sono solo una tipologia di costruzioni in una vasta gamma di edifici correlati come Duns, roundhouses e timonerie, erette nelle Ebridi Esterne nell’età del Ferro.
La loro struttura è distintiva, ed è piuttosto uniforme in tutta l’area. Erano a pianta circolare, generalmente tra i 12 ed i 19 metri di diametro, con pareti spesse che di solito incorporavano più camere sopra il livello del piano terra realizzate tramite due pareti concentriche distinte con in mezzo una scala intervallata a lastre di pietra; il vuoto tra le pareti della torre dava infatti vita a piccole camere ed alle scale che fornivano l’accesso alle piattaforme di legno superiori.
Lo spazio interno della broch comprendeva invece le stanze principali, con ripostiglio al piano terra, e la zona di vita principale superiore. Erano probabilmente coperti con un tetto di paglia conico forse appoggiato sulla testata del muro interno a creare un parapetto. Il piano terra veniva spesso mal rifinito con affioramenti di roccia e probabilmente era utilizzato principalmente per il bestiame mentre l’inizio dell’abitazione umana si aveva al primo piano e sui livelli successivi raggiungibile con la scala interna in pietra presente tra le due pareti esterne. Le strutture interne avevano bisogno di molti particolari in legno, cosa che scatena degli interrogativi per il fatto che il legname era un materiale che scarseggiava nelle isole occidentali e settentrionali.
In queste strutture si combinano le caratteristiche di fortezza, casa fortificata, e status symbol, e potrebbero aver servito molti scopi diversi in luoghi diversi e in tempi diversi. Anche se i brochs avrebbero fornito una certa protezione dagli invasori ostili, non erano difendibili quanto i castelli tradizionali essendo le loro difese troppo deboli: le pareti in pietra grezza avrebbero infatti potuto essere scalate da un attaccante determinato e il viale di accesso mancava di protezione esterna così da essere facilmente conquistato, mancavano inoltre finestre esterne e l’accesso alla parte superiore delle pareti e perciò ai difensori erano negate sia la visibilità che il vantaggio tattico dell’altezza. Di conseguenza si ritiene che siano stati probabilmente costruiti più come un simbolo di ricchezza e potere ma potevano fungere ad ogni modo come luogo di rifugio possibile per le comunità che vi vivevano appresso quando venivano avvistati i gruppi di incursori nemici (portando una parte del loro prezioso bestiame nel cortile centrale), una sorta di casa colonica fortificata (con funzione analoga a quella che il castello medievale ebbe in tempi successivi) posta a dimostrazione della forza e della potenza della persona che vi abitava, probabilmente dei capi tribali o agricoltori importanti (frammenti di ceramica recuperati da tali siti rivelano che i loro proprietari godevano di uno stile di vita che comprendeva i vini pregiati e le olive del Mediterraneo molti anni prima che arrivassero le invasioni dei Romani). Il numero di brochs sull’isola di Barra nelle Western Isles suggerisce che la maggior parte dei proprietari terrieri (distinti dai coloni) avesse avuto un broch, per quanto piccolo ogni nucleo di nobiltà del 19° secolo avevano la sua casa padronale.
Il miglior broch conservato nelle Ebridi Esterne è a Dun Carloway sul lato occidentale dell’isola di Lewis, arriva in alcune parti a 6,7m di altezza, anche se la sua altezza originale doveva superare i 9 metri. Altri esempi si trovano a Dùn Cuier, Barra, Dùn Mhulan a South Uist, Dun un Sticar in North Uist, e Dun Boranais e Dun Borgh a Lewis, e in alcuni siti rimane solo un’impronta fuori terra, al Rubha ‘ un Teampuill, Harris. Il broch più completo in Scozia è comunque il Mousa nelle Shetland che è sopravvissuto nei millenni praticamente intatto, Mousa Broch arriva a 13,3 metri di altezza ed è l’edificio più alto della Gran Bretagna preistorica, sorge sull’isola ormai disabitata di Mousa (un paio di chilometri al largo della costa orientale del continente Shetland) ed i visitatori possono ancora salire fino alla cima di una scala stretta tra le sue mura in piedi sopra una costa rocciosa; Mousa faceva parte di una coppia di brochs costruito a guardia del Mousa Sound. Altro Broch rilevante, anche se meno ben conservato, è a Burraland sulla Shetland continentale, sul lato opposto delle Sound. Ci sono circa 500 brochs rimasti in Scozia, per lo più distribuiti nelle Ebridi, le isole del Nord, e le coste a nord ea ovest. Gran parte della nostra conoscenza viene da due brochs nelle Ebridi Esterne, che sono state ampiamente anche se non completamente escavate: Dùn Mhulan a South Uist e Beirgh Broch in Uig, Lewis. A Beirgh broch, tuttavia, nei livelli escavati sono state trovate tracce di interventi derivanti da successive occupazioni. I Brochs possono ritrovarsi in una grande varietà di ambientazioni, dalle colline alle isole protette all’interno di laghi, e spesso il loro paesaggio è cambiato drasticamente, come nel caso di Dun Mhulan iniziata su un’isola in un lago d’acqua dolce protetta, che si trova ora sul tempestato e martoriato litorale atlantico. Almeno 50 brochs sono stati identificati nelle Orcadi, ma ci sono stati altri, senza dubbio molti, che sono stati derubati della loro pietra e risultano ora quasi invisibili alla ricerca archeologica. A differenza di altri luoghi in Scozia, dove individualismo sembra essere stato la norma, a Orkney non vi è chiara evidenza di una gerarchia di insediamento.
FONTI:
Wikipedia
Rampant Scotland
Historic UK
Odyssey, Adventures in Archaeology